[Aggiornamento del 17-11-2012] Scritto in tempi non sospetti, quando gli ottimi risultati delle elezioni amministrative 2012 non erano neanche lontanamente ipotizzabili, è arrivato il momento di aggiornare l'approfondimento. Non tanto per cambiare una sola virgola, quanto per dare testimonianza di vicende che hanno confermato l'esistenza di un meccanismo formalmente democratico, dove "uno vale uno", ma dove, sostanzialmente, non vi sono strumenti reali e verificabili in grado di garantire la regolarità dei processi decisionali.
(Ultimo aggiornamento: Disegno di legge costituzionale definitivamente approvato il 17 aprile 2012. Ai sensi dell'art. 138, essendo stato approvato, in seconda lettura e da entrambe le Camere, con la maggioranza qualificata superiore ai due terzi, non sarà possibile richiedere il referendum confermativo)
Dopo il risultato favorevole della Camera dei Deputati del 30 novembre 2011, anche il Senato ha approvato, con 225 sì (79%) e 14 astenuti, la revisione costituzionale per l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione (più avanti il confronto delle norme vigenti con il nuovo testo determinato dalla riforma). Il DDL costituzionale torna quindi alla Camera per essere votato nuovamente non prima di tre mesi. Se nelle due successive votazioni si ripeterà la larga maggioranza che ha sancito questa sorta di "completa cessione di sovranità agli Stati uniti d'Europa", così come l'ha definita il Senatore Morando in sede di dichiarazione di voto per il PD, la riforma verrà approvata definitivamente, senza alcuna possibilità, per i cittadini, di poter esprimere il proprio parere attraverso la richiesta di un referendum confermativo. Per le leggi di revisione costituzionale, infatti: "Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti. (art. 138 Cost.)"
Chi ricorda più l'art. 56 del progetto di revisione della seconda parte della Costituzione licenziato dalla Commissione Bicamerale per le riforme della XIII legislatura (Presidenza D'Alema)? Come si ricorderà, con quell'articolo s'intendeva introdurre nella Costituzione la cosiddetta sussidiarietà orizzontale: