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Purtroppo, di nuovo in evidenza: Stop Racism
Avete presente quei manuali del tipo "l'inglese per viaggiare", letti velocemente i quali in molti si convincono che sì, se ne sa abbastanza anche per ben altro?
Ecco, questo è quanto sta avvenendo sul Blog di Beppe Grillo, con le lezioni sulla legge elettorale a cura del prof. Aldo Giannuli.
Una paginetta di spiegazioni per singoli aspetti, poi dopo il voto si passa, per esclusione, alla paginetta successiva, e poi subito di nuovo pronti per votare nuovamente.
 
Dopo le prime tre votazioni che hanno delineato la strada da seguire, collegi intermedi e proporzionale corretto, si è ora arrivati alla lezione che prelude al voto su quale tipo di proporzionale corretto adottare.
Ancora una volta, però, una lezione incompleta e senza alcun approfondimento circa le possibili conseguenze derivanti dalla combinazione di più fattori.
Le soglie di sbarramento, ad esempio, sono senza dubbio una forma di proporzionale corretto.
Così come sarebbe una forma di proporzionale corretto ripartire i seggi a livello delle circoscrizioni, senza recupero dei resti inutilizzati, piuttosto che a livello nazionale. Ancor più corretto se la dimensione della circoscrizione fosse medio-piccola (i collegi intermedi già approvati dal voto degli iscritti certificati). In quelle più piccole, con soli due seggi a disposizione, ottengono seggi solo i primi due partiti, mentre tutti gli altri perdono voti che non verranno recuperati; con tre seggi a disposizione, invece, potrebbe forse esserci speranza anche per la terza forza politica;  ma anche con dieci seggi a disposizione, il quoziente minimo per avere seggi interi risulterebbe ancora molto elevato, il 10%.
A chiamare quindi le cose con il loro vero nome, gli iscritti del M5S potrebbero già aver votato, con la scelta dei collegi intermedi, l'adozione di un proporzionale fortemente corretto; una correzione in grado di fare strage dei partiti medio-piccoli (diversi milioni di voti), e questo senza aver ancora scomodato l'ulteriore correzione, cioè uno dei tre metodi sui quali verranno chiamati a scegliere a giorni: premio di maggioranza; metodo del quoziente rettificato; metodo del divisore proporzionale puro (metodo D'Hondt).
 
Premesso tutto ciò: a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si piglia.
Per il metodo sin qui adottato, di voto in voto per parti separate, il Blog sembrerebbe indirizzarsi verso una legge elettorale mista porcellum-spagnola (collegi intermedi e premio di maggioranza), oppure prevalentemente spagnola (collegi intermedi con quoziente rettificato o metodo D'Hondt); e quest'ultimissima soluzione, guarda un po' la coincidenza, coincide proprio con il progetto di legge elettorale che il M5S ha già depositato da tempo.
Insomma, se dalle parti di Renzi e Berlusconi non si vede l'ora di far fuori chiunque si ponga o venga posto al di fuori delle formazioni maggiori, sbarramento all'8% per le liste non coalizzate, anche dalle parti di Grillo non è che stia andando tanto meglio. Anzi, di correzione sommata a correzione, in maniera diretta e indiretta potrebbe anche andare peggio.
 
Franco Ragusa


Aggiornamento: 20-02-2014

Oggi il Blog vota nuovamente per decidere sulle soglie di sbarramento.
Secondo il buon Toninelli, Deputato M5S, “qualche forma di sbarramento nell'accesso della rappresentanza è utile al corretto funzionamento del Parlamento e a favorire la sua capacità decisionale.
Per questo è favorevole allo sbarramento naturale costituito dai collegi medio-piccoli. Di seguito due esempi pratici per valutare i possibili effetti del Toninellum.


1000 voti validi, 7 seggi a disposizione. Metodo D’Hondt

Liste

A

B

C

D

E

F

Voti
Div. 1
310

270

240

100

70

10

Div. 2 155 135

120

50

35
5
Div. 3 103,3

90

80

33,3
seggi 3 2 2
Note: Per riuscire a conquistare un seggio, la lista D avrebbe dovuto ottenere, in ipotesi sottraendoli alle liste E ed F, non meno di 104 voti, cioè il 10,4%; con soli 6 seggi a disposizione, non meno di 121 voti, cioè il 12,1%.



1000 voti validi, 7 seggi a disposizione. Metodo belga

Liste

A B C D E F
Voti
Div. 1
310

270

240

100

70

10

Div. 1,5

206,6 180 160 66.6 46,6 3,3
Div. 2

155

135 120

50 35 5
seggi 3 2 2
Note: Per riuscire a conquistare un seggio, la lista D avrebbe dovuto ottenere non meno di 156 voti, cioè il 15,6%; con soli 6 seggi a disposizione, non meno di 161 voti, cioè il 16,1%.