Referendum elettorale e lesione dei diritti fondamentali Il primo dato che emerge dalle intenzioni dichiarate dei favorevoli al "referendum Segni" (assegnazione del 25% dei seggi ai "migliori perdenti secondi arrivati nei collegi uninominali" e non più attraverso la ripartizione proporzionale), è l'ostinata convinzione che la trasformazione istituzionale debba proseguire accentuando ulteriormente il processo di semplificazione bipolare del quadro politico italiano; processo che non si ferma alla sola legge elettorale, ma che già ora si pone come premessa per l'introduzione della forma di governo presidenziale.