Marchionne ricatta l'Italia e la politica italiana non sa contrapporre nulla alla prepotenza di chi, forte del proprio potere economico, pretende di imporre accordi che calpestano i diritti e la dignità dei lavoratori italiani e in grado di peggiorare pesantemente le condizioni di lavoro e la qualità della vità.
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Ma se la politica non è in grado di imporre condizioni di civiltà ai prepotenti, possiamo e dobbiamo essere noi a pretendere che nessuna iniziatica economica privata possa svolgersi in contrasto con i diritti sanciti dall'art. 41 della Costituzione.
Il mercato italiano assorbe il 30% circa della produzione FIAT. Senza il mercato italiano la FIAT non potrebbe sopravvivere un giorno di più.
Se non sarà quindi il Parlamento a ricordare questa elementare verità, legiferando per impedire che chi investe altrove, perché può contare su legislazioni non rispettose dei diritti e della dignità dei lavoratori, possa poi vendere i propri prodotti in Italia, possiamo e dobbiamo farlo noi. Minacciare il boicottaggio della FIAT è oggi l'unica strada per fermare la rincorsa a condizioni di lavoro e di vita sempre più degradate, e per costringere la politica a considerare le persone più di un'automobile.
Chi compra una FIAT danneggia anche te. Digli di smettere |