Si è svolto, lunedì 16 maggio, l’incontro sul disegno di legge costituzionale del governo Berlusconi: Riforma del Titolo IV della Parte II della Costituzione (Atto Camera n. 4275), relativo alla Magistratura.
All’incontro ha partecipato una delegazione di MD.

L’introduzione è stata tenuta da Mimmo Gallo, le cui argomentazioni sono esposte anche in un articolo che riportiamo integralmente perché fornisce un quadro esauriente del disegno di legge e delle sue finalità.
Alla discussione hanno contribuito: Eugenio Albamonte, Gianni Ferrara, Ersilia Salvato, Gaetano Diotallevi, Rita Sanlorenzo,  Gaetano Azzariti, Franco Ragusa, Carlo Renoldi, Franco Russo.
L’ampia discussione, che ha visto una convergenza di opinioni, ha messo a fuoco temi che devono divenire le basi della campagna di opinione contro il disegno di legge: la sostanziale decostituzionalizzazione della magistratura e dell’ordinamento giudiziario; un attacco alla cultura della giurisdizione, che è alla base della divisione della magistratura in due corpi (giudici e PM); la cancellazione dell’imparzialità, non più valore unificante dell’insieme dei magistrati; la riduzione del PM a una parte privata, come se la ‘pretesa punitiva’ dello Stato rispondesse a interessi di parte, e non al fine di ‘far giustizia’; l’amministrativizzazione dei due CSM, in cui però viene aumentato il peso dei ‘politici’; il ricatto nell’esercizio della giurisdizione attraverso la responsabilità civile del singolo magistrato; la cancellazione del garantismo e della valenza antimaggioritaria della magistratura per bilanciare la ‘democrazia maggioritaria’.

Si è deciso di formare, anche con esponenti di altre associazioni, i) un Osservatorio permanente per seguire passo passo l’iter della legge; e ii) di preparare per fine settembre una prima iniziativa pubblica per contribuire allo sviluppo della campagna di informazione sulla legge.

(a c. di Franco Russo)


Vedi anche la relazione introduttiva di Domenico Gallo: Giustizia: riforma epocale o scontro finale?