"Ritorniamo al Mattarellum per cancellare la legge porcata che c'impedisce di scegliere i nostri rappresentanti e che regala la maggioranza parlamentare a chi la maggioranza non ce l'ha."
Suona più o meno così lo slogan con il quale Di Pietro, insieme a buona parte del PD e con un Vendola sempre più lanciato alla conquista della leadership di centrosinistra, sta raccogliendo le firme per proporre un nuovo referendum elettorale. Ma considerato che i soggetti in campo sono per lo più sempre gli stessi, nonché il contenuto dei referendum elettorali già sostenuti, uno più antidemocratico dell'altro (con quello fallito del 2009, addirittura, si sarebbe realizzato un super Porcellum), il consigliarsi un minimo di prudenza è quanto mai dovuto.
Ma bando ai preconcetti. Mettiamo a confronto Porcellum e Mattarellum e cerchiamo di farci un'idea la più serena possibile.
Il 16 giugno il Comitato www.referendumleggeelettorale.it ha illustrato 3 referendum per modificare l'attuale legge elettorale, il famigerato Porcellum, proponendo l'abrogazione delle liste bloccate e i premi di maggioranza previsti per Camera e Senato. Per quanto riguarda le soglie di sbarramento, il Comitato promotore ha optato per un taglia e cuci che fissa al 4% la soglia di sbarramento per la Camera dei Deputati. Una scelta, questa, che suscita non poche perplessità e che, in ogni caso, va giudicata negativamente, visto che così facendo non si dà la possibilità agli elettori di poter decidere anche riguardo le soglie di sbarramento. Per questo motivo, visto che i tempi ancora consentono di poter rimediare all'errore, come e perché non presentare anche un quarto quesito, limitatamente alla cancellazione delle soglie di sbarramento, da affiancare agli altri tre già depositati? Considerate le competenze giuridiche presenti nel Comitato, la proposta che segue potrà certamente essere eventualmente corretta e migliorata.
Sulle leggi elettorali non si finisce mai di sentire o leggere gli argomenti interessati di chi, legittimamente, ma non per questo giustamente, sa di poter trarre vantaggi da un meccanismo elettorale piuttosto che da un altro. Non è un caso, quindi, se dal dibattito sulla necessità di liberarsi del Porcellum risulti quanto mai difficile registrare sostanziali elementi di novità, se non la mera riproposizione, da parte delle forze politiche presenti in Parlamento, di un passaggio da un sistema maggioritario all'altro, da un sistema bipolare all'altro, il tutto accompagnato, a parole, dal nobile intento di restituire agli elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti.
Siamo alle solite: da un lato la giustissima critica all'attuale legge elettorale, il Porcellum; dall'altro, però, l'apertura di scenari, tra i quali anche un ritorno alla precedente legge elettorale, il Mattarellum, chiaramente finalizzati a non restituire alcun potere di scelta effettiva agli elettori. Una sorta di bue che dice cornuto all'asino, con la convinzione che, pur di cambiare, la gggente con 3 G finirà per cadere nella medesima trappola che nel '93 la convinse a passare dal proporzionale puro ad un maggioritario di collegi uninominali per il 75% e recupero del restante 25% su base proporzionale (questo il risultato effettivo del referendum del '93 che, è bene ricordare e sottolineare, si svolse per la sola legge elettorale del Senato).
Giovedì 18 giugno, ore 11.00: Trasmissione di approfondimento sui 3 referendum. Radio Città Aperta (Roma) - 88,9 MHZ In studio: Franco Russo, Associazione "No al referendum elettorale"; Franco Ragusa, "Comitato per il proporzionale - contro la forzatura bipartitica".
Giovedì 11 giugno, ore 11.00: Trasmissione di approfondimento sui 3 referendum. Radio Città Aperta (Roma) - 88,9 MHZ In studio:
Prof. Stefano Ceccanti, Senatore del Partito Democratico e componente del Comitato promotore dei 3 referendum elettorali;
Franco Ragusa, curatore di "Riforme Istituzionali" e Presidente del "Comitato per il proporzionale - contro la forzatura bipartitica" (www.perilproporzionale.org).
Oltre che invitare alla partecipazione quanto più viva al confronto, si chiede un piccolo sforzo a quanti pensano che le questioni sollevate in queste pagine siano importanti ed urgenti.
Internet oggi permette di avere a disposizione, in tempo reale, un gran numero di informazioni senza limiti di spazio.
Il solo mezzo telematico, però, non basta.
Giovedì 4 giugno, ore 11.00: Trasmissione di approfondimento sui 3 referendum.
Radio Città Aperta (Roma) - 88,9 MHZ - Partecipa in studio Franco Ragusa