Elezioni 2001: Iniziative contro la violazione della legge elettorale sull’uso dei contrassegni da parte dei candidati uninominali collegati ad una sola lista tra quelle presenti nella quota proporzionale
- 16 ottobre 2004: Il 17 settembre 2004 la Corte europea dei Diritti Umani (N. Vaijc, P. Lorenzen e V. Zagrebelsky) ha dichiarato irricevibile il ricorso che denunziava la "Violazione della legge elettorale sull'uso dei contrassegni da parte dei candidati collegati alle cosiddette liste civetta".
Nella comunicazione ricevuta, in relazione a tale decisione, risalta l'assenza di elementi che possano in qualche modo spiegare i motivi dell'irricevibilità del ricorso.
Ma non solo: il ricorrente viene informato che "la decisione è definitiva", che "La Cancelleria della Corte non sarà in grado di fornire altre precisazioni ... e nemmeno di rispondere alle eventuali lettere ... riguardo alla decisione resa nel presente ricorso", e che non si riceveranno, infine, "ulteriori documenti della Corte in relazione a tale decisione e ... il fascicolo verrà distrutto entro un anno".
Che dire?
Di fronte ad un simile PrePotere c'è ben poco da aggiungere con qualcosa che abbia attinenza con il Diritto.
L'unica possibilità che rimane, è quella di tenere viva la vergogna di una simile decisione lasciando disponibile, anche per il futuro, tutta la documentazione che verrà invece distrutta in sede di Corte europea. All'indirizzo http://www.echr.coe.int/Convention/webConvenITA.pdf, il testo della "Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà fondamentali cosí come modificata dal Protocollo n° 11".
Sull'archiviazione dell'esposto per la violazione dell'art 18 comma 1 (T. U. delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche) da parte della Giunta delle elezioni della Camera