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Purtroppo, di nuovo in evidenza: Stop Racism

Alla Cortese Attenzione del Ministro dell'interno e agli Uffici preposti

Con la presente per segnalare che, causa il mancato controllo di legittimità costituzionale della Legge Elettorale nonostante i richiami al Legislatore da parte della Corte Costituzionale, è lecito ritenere che non vi siano le condizioni per considerare valido il risultato delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento, con conseguente svuotamento di ogni significato costituzionalmente tutelato del diritto-dovere all'esercizio del voto
Come ben si sa, la legge elettorale vigente prevede l'assegnazione del 55% dei seggi della Camera dei Deputati alla lista o la coalizione che prenderà più voti.
Si tratta, come segnalato dalla Consulta, di un premio di maggioranza non subordinato al raggiungimento di una soglia minima (accettabile) e, quindi, per sua natura indefinito, potendo tranquillamente raggiungere, in modo particolare visto il venir meno delle ampie coalizioni, livelli del 40%.
Di fronte ad un simile allarme, logica e correttezza costituzionale avrebbero dovuto imporre l'immediato approfondimento delle questioni sollevate. Percorso che avrebbe dovuto necessariamente concludersi con un pronunciamento di legittimità costituzionale da parte della Consulta.
Ad oggi, di tutto ciò non è avvenuto nulla.
Non solo, causa i limitati modi di accesso al controllo di costituzionalità delle leggi, è oggi impedito agli elettori di poter in qualche modo sollevare la questione presso la Consulta. Si vedano anche l'ultima sentenza del Tar del Lazio N.1855/2008 e successivo appello al Consiglio di Stato che ha dichiarato inammissibile un ricorso sulla legge elettorale, che aveva il chiaro fine di attivare il controllo di legittimità costituzionale, per "difetto di giurisdizione".
Per queste ragioni, laddove l'oramai reso indispensabile controllo di legittimità della legge elettorale non avvenisse prima della scadenza elettorale per il rinnovo del Parlamento, mi vedrei costretta/o alla restituzione delle schede elettorali con la seguente motivazione da allegare al Verbale di Sezione:

---------------- Inizio motivazione
Con la sentenza N. 15 del 2008 di ammissibilità del referendum abrogativo in materia di legge elettorale, la Corte Costituzionale, pur premettendo di non poter esprimere in quella sede giudizio di legittimità costituzione in riferimento alla legge di risulta e alla legge elettorale vigente, non ha potuto esimersi dal segnalare al Legislatore aspetti problematici in riferimento ad "una legislazione che non subordina l'attribuzione del premio di maggioranza al raggiungimento di una soglia minima di voti e/o di seggi".
In seguito a questa esplicita forma di censura della legge elettorale vigente, logica e correttezza costituzionale avrebbero dovuto imporre, come prioritario, l'esame approfondito della questione segnalata dalla Corte Costituzionale.
I limiti presenti nell'attuale sistema di accesso al controllo di costituzionalità delle leggi, però, sono tali da impedire l'uso della normale via giudiziaria per poter sollevare la questione di legittimità costituzionale della legge elettorale, come per altro confermato dalla sentenza del TAR del Lazio N.1855/2008.
In assenza, quindi,
- di forme di accesso alla Corte Costituzionale in grado di garantire al singolo elettore di poter attivare il controllo di costituzionalità,
- e visto, in ogni caso, il mancato pronunciamento della Consulta sulla legge elettorale vigente che, soltanto, avrebbe potuto oggi assicurare la correttezza delle elezioni per il rinnovo del Parlamento,
- e vista la concreta possibilità che il premio di maggioranza che verrà assegnato alla lista o alla coalizione vincente potrebbe superare il 10-15%,
mi trovo costretta/o alla restituzione al Presidente di sezione della scheda per l'elezione della Camera dei Deputati e, per analoghe ragioni, della scheda per l'elezione del Senato della Repubblica, senza che queste possano essere considerate valide ai fini del voto. Altresì, invito tutti gli organi competenti ad esaminare la questione e, nel caso ne verificassero la fondatezza, ad agire di conseguenza non proclamando validi i risultati della consultazione elettorale.
------------- Fine motivazione

Chiedo, pertanto,  che il Ministero dell'Interno si faccia carico d'istruire i membri degli Uffici elettorali affinché sia garantita questa forma di assolvimento del dovere civico richiamato in Costituzione relativamente all'esercizio del diritto di voto, così come per altro facilmente desumibile dalla lettura degli art. 87 comma 1, art. 104 comma 5, art. 44 comma 4 del D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 e successive modifiche.
Certa/o dell'attenzione che i vostri uffici presteranno a questa mia, rimango in attesa di vostre iniziative al riguardo.

Con i più cordiali saluti
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