Perché scrive delle cose nel suo libro e poi ne firma altre?
Come è pensabile che Cisl e Uil estromettono dalla trattativa il più grande sindacato Italiano, la Cgil?
Forse perché non hanno più argomenti, al contrario della Cgil, o sono ricattati e venduti?
Cosa pensassero Bonanni (Cisl) e Angeletti (Uil) se fossero operai e qualcuno firmasse quello che hanno firmato loro, (senza nessuna trattativa) trattando i lavoratori come schiavi senza più la minima dignità umana?
Prima di condannare chi contesta, cerchiamo di riflettere e capire il perché di queste gesta. Non si può neanche sbarazzarsi del fenomeno con la semplice condanna e solidarietà, ma, è necessario analizzare e capire perché. Avendo fatto il Delegato sindacale per oltre vent’anni con incarichi anche nazionali, anch’io qualche volta sono stato oggetto di contestazione degli stessi lavoratori iscritti al mio stesso sindacato. Non mi passava mai per la testa di disprezzare quei lavoratori anzi, era proprio con loro che passavo più tempi a dialogare e capire perché. Infondo, erano loro che mi eleggevano nel Consiglio di Fabbrica, tramite elezioni ogni due anni su scheda bianca, senza nessun filtro e lista di candidati; tutti i lavoratori erano eleggibili. Nella maggior parte delle volte, quello che chiedevano i lavoratori, era quello di essere ascoltati. Penso che anche oggi quelli che contestano il Segretario Generale della Cisl Bonanni, è quello di essere ascoltati di più e
renderli partecipi alle decisioni che li riguardano. D’altronde, basta guardare la storia degli ultimi anni, e si capisce tanto. Per esempio: quanti accordi separati hanno firmato Cisl e Uil? Tanti. Persino il CCNL dei Metalmeccanici. E come mai la Cisl ha sempre dato l’avallo a firmare accordi che smantellano i contratti, lo statuto dei lavoratori e persino norme della nostra Costituzione? Come mai avalla sempre il ricatto della controparte com’è successo per i lavoratori Fiat di Pomigliano e Mirafiori? Al contrario, la maggior parte delle case automobilistiche Tedesche sono di gran lunga più competitivi della Fiat, e i lavoratori Tedeschi percepiscono stipendi quasi il doppio degli Italiani; come mai? Certo, non viviamo in un momento delle vacche grasse ma, Cisl e Uil devono capire che c’è un limite di sopportabilità dei lavoratori oltre la quale non sono più disposti a sopportare. E c’è anche il limite che evidentemente non essendo più tenuti in considerazione,
né sono consultati prima, né tantomeno dopo, su accordi che li riguardano. Evidentemente, non sono disposti più a deleghe in bianco. Non fosse altro perché, i titolari dell’Organizzazione Sindacale sono loro, poiché pagano la delega ogni mese. Poniamo il caso che di colpo tutti i lavoratori della Cisl si cancellassero: a nome e per conto di chi parlerebbe Bonanni? Ecco il punto. E’ la pratica democratica che è venuta meno nel sindacato, quella pratica democratica e partecipativa che legittima il dirigente. Al contrario, il processo che è venuto avanti negli ultimi anni, e ha contaminato tutti, è quello dell’onnipotente che, una volta eletto si sente unto dal Signore: “ghe pensi mi”, voi, statevene buoni. Vorrei ricordare a Bonanni e Angeletti che, loro come me, a suo tempo, facevano gli scioperi generali per sostenere il sindacato libero Polacco “Solidarnosc”. Vorrei ricordare che, anche loro come me scendevano nelle piazze d’Italia contro il terrorismo per
difendere la nostra Repubblica e la democrazia; e a differenza di oggi, a capo del Governo non avevamo nessun dittatore. Se tutto questo è vero com’è vero, non vi rimane che farvi una bella domanda: se foste voi al posto di un/a ragazzo/a di oggi senza futuro, se fossi un/a disoccupato/a, se fossi un/a precario/a, se fossi un/a cassintegrato, se fossi un/a studente, se fossi un/a capo famiglia che non sa come sfamare i figli; cosa farei? Altrimenti, è troppo facile esprimere giudizi dall’alto dei vostri salotti che, a differenza di milioni di Italiani, nonostante tutto, vivete una vita abbastanza agiata. Guarda caso, voi dovreste rappresentare proprio i bisogni di quelli sopra elencati: o vi siete Berlusconizzati anche voi? Così com’è anche vero che, nei momenti difficili, sono stati sempre i lavoratori e gli studenti a difendere i valori della nostra Repubblica, ed è esattamente quello che succede oggi. La protesta, a mio avviso, va aldilà della riforma Gelmini. La
democrazia e la libertà, non sono valori acquisiti per sempre, essa va praticata e difesa tutti i giorni in ogni luogo. Allora, non vi rimane che aprire le porte del sindacato a tutti, anche a quelli che vi contestano, per dialogare e contaminarvi della loro genuinità, quella che forse avete un po’ smarrito. Vestitevi di umiltà di ascolto e andate in tutti i luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università, in qualche casa di un disoccupato, di un precario, di un cassintegrato, di un pensionato, ascoltate e confrontatevi; scoprirete un mondo che forse avete dimenticato, scoprirete quanta rabbia, solitudine e depressione c’è al di fuori dei vostri salotti. Soprattutto, date mezzi e supporto ai tanti giovani studenti che manifestano contro una riforma vergogna, non lasciateli soli, loro come i lavoratori, lottano per il diritto allo studio, per il diritto al lavoro, per l’Italia democratica e per i valori della nostra Costituzione. Vi sembra poco? Dite a Marchionne che
anziché ricattare i deboli, la Fiat tornasse indietro tutte le montagne di soldi che negli anni ha avuto dallo Stato, quindi tasse dei cittadini Italiani, che, potrebbero azzerare immediatamente tutto il deficit dello Stato. Oppure, lo Stato in cambio si prende la Fiat e la da in autogestione ai lavoratori. Dite al Presidente del Consiglio di far pagare l’enorme evasione fiscale che persiste in Italia, “a cominciare da lui con le sue sessantaquattro società off-shore nei paradisi fiscali”. Dite al Presidente del Consiglio, che l’Italia è una Repubblica Parlamentare e Democratica e che non abbiamo bisogno di nessun dittatore. Dite che lui non è stato eletto dal “popolo”, perché questa frase la ripetono solo i dittatori. Lui è semplicemente uno dei 630 Deputati eletto dai cittadini. Dite che non abbiamo bisogno di un Presidente del Consiglio che “è rinviato a giudizio per mafia e frode fiscale, che fa affari privati  utilizzando il ruolo pubblico”.

Soverato 05/01/11                       Fausto Pettinato (ex Delegato Fiom-Cgil)