Lo spread è il differenziale tra i rendimenti dei titoli italiani rispetto a quelli tedeschi. Considerato che ancora si rimane a tassi intorno al 6%, nonostante il brusco calo di oltre 200 punti di spread, significa solo che la bufera della speculazione finanziaria sta colpendo anche la Germania, e non tanto che c'è stato un consistente miglioramento delle prestazioni dei titoli italiani.
Tradotto: c'è un sistema informativo che ce la vuole dare "calla", per farci digerire l'ennesima stangata che, senza toccare le rendite di posizione e senza proposte di intervento sul problema strutturale che affida alle agenzie di rating e ai mercati il potere di vita o di morte di intere nazioni, anzi no, dell'UE, ricadrà sulle spalle dei soliti noti.