Rientra la CdL esce il Pdci.
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Nel giorno in cui l'opposizione dà il via libera alle riforme costituzionali - sia pure limitandosi all'astensione - i comunisti di Diliberto escono per protesta dall'aula della commissione Affari Costituzionali.
"Oggi non abbiamo rotto con l'Unione solo per senso di responsabilità, ma sia chiaro che in Aula daremo battaglia" ha dichiarato Orazio Licandro, capogruppo del Pdci in commissione Aff. Cost., secondo cui "l'architettura costituzionale che viene fuori da questa proposta è inaccettabile", addirittura peggiore di quella voluta dalla Cdl nella scorsa legislatura.
Il Pdci contesta l'istituzione del Senato federale ("non si capisce a cosa serva") e lancia un avvertimento sulla legge elettorale: "Se qualcuno pensa di agevolare surrettiziamente la strada alla riforma elettorale verso il modello tedesco sbaglia di grosso e si assume la responsabilità di spezzare l'Unione e di rendere più deboli i processi unitari".