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Purtroppo, di nuovo in evidenza: Stop Racism
Anche il Consiglio di Stato si è pronunziato negativamente contro il ricorso presentato da 3 avvocati di fatto finalizzato ad ottenere il rinvio della Legge elettorale alla Corte Costituzionale per l'esame di costituzionalità.

Ribadito il principio che "resta in ogni caso fermo, per quanto concerne la verifica di legittimità delle operazioni elettorali, il principio di autodichia di ciascuna Camera, come correttamente sottolineato in prime cure" e, conseguentemente, il ricorso risulta inammissibile ai sensi dell’art. 31 del R.D. 26 giugno 1924, n. 1054 (Il ricorso al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale non è ammesso se trattasi di atti o provvedimenti emanati dal Governo nell'esercizio del potere politico).

In altre parole, è confermata l'impossibilità, per i cittadini elettori, di poter in qualche modo sollevare la questione di legittimità costituzionale, attraverso la giustizia amministrativa, per una questione di fondamentale importanza quale la Legge elettorale.
Al riguardo, è d'obbligo ricordare come sia stata la Corte Costituzionale stessa, in sede di ammissibilità del referendum abrogativo (sentenza 15/2008), a segnalare al Legislatore gli aspetti problematici di una legislazione che non subordina l'attribuzione del premio di maggioranza al raggiungimento di una soglia minima di voti e/o di seggi.