messaggero.it

Il comitato promotore dei referendum elettorali, presieduto da Giovanni Guzzetta e da Mariotto Segni, ha depositato alla Corte costituzionale l'annunciato conflitto di attribuzione sollevato contro il governo, il Senato e la Camera per chiedere, con i «necessari provvedimenti d'urgenza», che la consultazione sui tre quesiti referendari si tenga il 18 maggio o entro il 15 giugno 2008, e non nel maggio del 2009. Il comitato sostiene che non spettava al governo deliberare la data dello svolgimento dei referendum prima dello scioglimento anticipato delle Camere, con l'effetto di determinarne la sospensione di un anno.

L'ammissibilità del ricorso sarà discussa domani mattina dai giudici costituzionali in una camera di consiglio convocata d'urgenza (quella in corso, infatti, non è una settimana lavorativa per la Corte). La causa è stata affidata al giudice costituzionale Alfonso Quaranta. Se il conflitto supererà il primo ostacolo dell'ammissibilità, la decisione nel merito avverrà in un secondo momento, presumibilmente prima dei consueti 40 giorni generalmente concessi per la notifica del ricorso alla controparte, e dunque prima delle elezioni del 13 e 14 aprile.