da repubblica.it - Martedì in Aula - Intesa sullo sbarramento al 4%
Pd e Pdl trovano l'accordo sulla soglia e sulle preferenze
Udc: "Non ostacoliamo". La sinistra radicale: "Un golpe"


Stretta sulla legge elettorale per le europee. Il testo che introduce lo sbarramento al 4% sarà esaminato dall'Aula della Camera a partire da martedì pomeriggio, mentre il voto è previsto per la giornata di mercoledì. Nella conferenza dei capigruppo della Camera si è registrato "un ampio accordo" sull'ipotesi sbarramento del 4%, lasciando le preferenze e le circoscrizioni.

"Le varie forze presenti in Parlamento - sottolinea il capogruppo del Pd Antonello Soro - intendono allineare il nostro sistema di voto a quello presente in tutti i Paesi europei. La nuova norma sullo sbarramento potrebbe stimolare una spinta all'aggregazione piuttosto che alla divisione".

Mentre da parte dell'Udc c'è una presa d'atto e la dichiarata intenzione di "non ostacolare la legge", da sinistra arrivano reazioni durissime. "Quella sulla legge elettorale è quindi una manovra antidemocratica voluta da Veltroni e da Di Pietro per provare a distruggere definitivamente la sinistra. E' un vero e proprio colpo di Stato, una legge ad personam dove Berlusconi favorisce Veltroni, cercando di mettere la sinistra fuori anche dal Parlamento europeo", commenta il segretario di Rifondazione Paolo Ferrero.
"Ci troviamo di fronte a un'altra legge ad personam, una sorta di 'salva Veltroni' per salvare i grandi partiti in crisi. Trovo questo un altro segnale del degrado cui è giunta la politica", ironizza l'ex segretario Prc Franco Giordano, ora nell'area vendoliana.

"Complimenti a Veltroni. Ha una tale paura che si avverino i sondaggi che lo danno al 23% che è andato alla corte di Berlusconi pur di incamerare i voti dei partiti piccoli e tentare di salvarsi", attacca Manuela Palermi del Pdci. "Si sta cercando in queste ore di trovare un accordicchio tra Pd e Pdl solo ed esclusivamente per trovare una via d'uscita per il vertice del Partito democratico dal prevedibile insuccesso elettorale di giugno", scrive Claudio Fava, segretario nazionale di Sinistra democratica in una lettera inviata al presidente della repubblica Giorgio Napolitano.

Critico anche il segretario dell'Udeur Clemente Mastella: "Questa è una forma di dittatura fra maggioranza e l'opposizione più grossa con il rischio di un bipartitismo che fregherà tutti gli altri".