La Suprema corte ha dichiarato ammissibile il ricorso presentato da Massimo Ciancimino, imputato nel procedimento sulla trattativa Stato-mafia. Per il momento le registrazioni delle telefonate tra Nicola Mancino e Giorgio Napolitano non saranno distrutte
 
PALERMO - La corte di Cassazione ha dichiarato ammissibile il ricorso presentato dagli avvocati di Massimo Ciancimino contro la decisione del giudice per le indagini preliminari di distruggere senza il contraddittorio tra le parti, le intercettazioni delle telefonate tra l'ex ministro Nicola Macino e il capo dello Stato. L'impugnazione sarĂ  valutata, ora, nel merito dalla sesta sezione della suprema corte il 18 aprile. Slitta, dunque, la distruzione delle intercettazioni fissata per il 13 marzo.

Prosegui la lettura dell'articolo su repubblica.it
 
Approfondimento su queste pagine