Il titolare dell'inchiesta su Abu Omar: "C'è ancora Guantanamo, gli Stati Uniti non sono cambiati". 

MILANO - La premessa non è polemica: "È tra le prerogative dello Capo dello Stato concedere la grazia". La spiegazione, però, è molto più graffiante: "Leggendo il comunicato del Quirinale, i presupposti su cui si basa suscitano più di una perplessità".

A tre giorni dalla grazia che il presidente Giorgio Napolitano ha concesso all'ufficiale americano Joseph Romano - condannato a 5 anni per il rapimento dell'imam Abu Omar - il titolare dell'inchiesta, l'ex procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro, rompe il silenzio. Nel suo commento - durante un convegno organizzato all'Università Cattolica di Milano - nonostante i toni pacati, non ci sono carezze per il Colle. Perché se il magistrato milanese da un lato si è detto "favorevolmente colpito dalla conoscenza del caso del presidente", dall'altro sottolinea come bisognerebbe vedere "se il governo statunitense ha realmente cambiato politica in tema di extraordinary rendition".
di Emilio Randacio
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