Il ministro degli Esteri Terzi ha dichiarato che l'Italia offrirà "supporto logistico all'operazione in Mali".
La disponibilità è stata motivata con la necessità di "evitare il consolidamento di una presenza terroristica che minaccia il Paese".
Non abbiamo mai visto una guerra che abbia fermato il terrorismo, ma abbiamo visto il contrario: il terrorismo e la violenza che vengono alimentati dall'intervento militare e dall'occupazione straniera. L'esito del conflitto afgano è l'esempio sotto gli occhi di tutti.
Sentenza difficile per i giudici costituzionali, chiamati a dare soluzione dignitosa a un imbarazzante conflitto, stretti tra due esigenze non sempre componibili: decidere lo specifico caso in modo da non deludere le molte attese e riaffermare principi generali per non ipotecare il futuro. Qualche contraddizione era inevitabile.
L'Associazione per la Democrazia Costituzionale, consapevole che nell'attuale momento elettorale le questioni di principio sono destinate a cadere in secondo piano di fronte ai calcoli elettoralistici, ritiene più che mai doveroso rimanere vigili di fronte ad ogni atteggiamento in grado di alimentare la cultura maggioritaria e leaderistica e, quindi, l'ulteriore corruzione del delicato e complesso sistema degli equilibri democratici e costituzionali.
È giusto votare con una legge elettorale incostituzionale? Il Porcellum, è costituzionale? Forse sì, forse no, molto probabilmente no. Nulla di più normale che su questo si pronunci la Corte Costituzionale. Ma proprio qui sta il problema. Come attivare il sindacato di costituzionalità? Già altre volte si è tentato ma è andata male, perché la giustizia ordinaria e amministrativa hanno dichiarato di non poter intervenire in materia di legge elettorale, neanche, appunto, per sollevare la questione di legittimità.
Nel frattempo sono però sopraggiunti elementi nuovi , ed è per questo che è stato presentato un nuovo ricorso al TAR del Lazio (in coda all'articolo), con il chiaro obiettivo di far giungere la questione di legittimità costituzionale della legge elettorale all'Organo preposto, la Corte Costituzionale.
In questi ultimi giorni si è prodotto molto, un articolo al giorno.
Domani non ci saranno, però, nuovi editoriali o nuovi approfondimenti.
Ma ciò non vuol dire che oggi sia stata una giornata senza stimoli o di riposo.
Anzi, abbiamo lavorato di più, in rete, chi a Roma e chi altrove per motivi di lavoro, per chiudere il ricorso che domani presenteremo al TAR del Lazio contro l'incostituzionalità del Porcellum.
Sappiamo già che daremo fastidio a molti e che verremo attaccati da destra come da sinistra, e con ogni probabilità anche da Grillo.
Ma come già scritto in altre occasioni, Riforme Istituzionali si occupa di diritti, senza alcun riguardo per gli opportunismi politici del momento.