Ultimo aggiornamento: 12-2-2014
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale contro il Porcellum, per poter acquisire il premio di maggioranza non è più sufficiente arrivare primi, ma si deve raggiungere anche una soglia minima di voti.
Per superare questo rilievo, l'italicum di Renzi e Berlusconi, a seguito degli ultimi emendamenti presentati dal relatore Sisto, prevede l'assegnazione del premio di maggioranza, a condizione che chi arrivi primo abbia ottenuto non meno del 37% dei voti validi.
Laddove nessuna lista o coalizione riesca a raggiungere questo 37%, le prime due vanno al ballottaggio, con l'assegnazione di 321 seggi alla coalizione o lista vincente.
Ma come e perché lo stesso numero minimo di voti non dovrebbe essere altrettanto necessario, come requisito minimo indispensabile, per poter acquisire il premio di maggioranza dopo il ballottaggio?
Se il ballottaggio costituisce, infatti, un perfezionamento della volontà elettorale, questo perfezionamento, per essere completo ai fini dell'assegnazione del premio, deve necessariamente far riferimento, come requisito indispensabile, anche allo stesso numero minimo di voti (voti effettivi e non le astratte percentuali che potrebbero nascondere un'eventuale scarsa partecipazione degli elettori al secondo turno) che sarebbe stato necessario ottenere al primo turno ai fini dell'assegnazione del premio.
Se così non fosse, ci troveremmo di fronte ad un trucco per aggirare la necessità della soglia richiesta dalla sentenza della Consulta,
Se si condivide, un mail ai parlamentari non costa nulla.

Testo proposto:
Con la presente per chiedervi la presentazione di sub-emendamenti al nuovo testo presentato dal relatore Sisto in data 11 febbraio, che precisi i requisiti necessari per l'acquisizione del premio di maggioranza dopo il turno di ballottaggio, da assegnare al vincitore che abbia anche ottenuto non meno del 37% (o soglia che verrà infine decisa) dei voti validi considerati nella votazione precedente al ballottaggio.


Nuovo testo Modifiche
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8) Qualora la verifica di cui al numero 7), abbia dato esito positivo, procede, per ciascuna coalizione di liste, al riparto dei seggi in base alla cifra elettorale nazionale di ciascuna lista di cui al numero 5). ...

8) Qualora la verifica di cui al numero 7), abbia dato esito positivo, o qualora l'eventuale turno di ballottaggio di cui al comma 6 non abbia determinato l'assegnazione del premio di maggioranza, procede, per ciascuna coalizione di liste, al riparto dei seggi in base alla cifra elettorale nazionale di ciascuna lista di cui al numero 5). ...
Pag. 6




6. Qualora la verifica di cui al comma 1, numero 6), abbia dato esito negativo, si procede ad un turno di ballottaggio fra le liste o le coalizioni di liste che abbiano ottenuto al primo turno le due maggiori cifre elettorali nazionali e che abbiano i requisiti di cui  al comma 1, numero 3). Alla coalizione di liste o singola lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti validi al turno di ballottaggio l'Ufficio assegna 321 seggi. L'Ufficio procede poi a ripartire proporzionalmente i restanti seggi tra le altre coalizioni di liste o singole liste di cui al comma 1, numero 3), ai sensi del comma 3. L'Ufficio procede quindi all'assegnazione dei seggi ai sensi dei commi 4 e 5.

6. Qualora la verifica di cui al comma 1, numero 6), abbia dato esito negativo, si procede ad un turno di ballottaggio fra le liste o le coalizioni di liste che abbiano ottenuto al primo turno le due maggiori cifre elettorali nazionali e che abbiano i requisiti di cui  al comma 1, numero 3). Alla coalizione di liste o singola lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti validi al turno di ballottaggio e che abbia altresì ottenuto non meno del numero esatto dei voti richiesti al primo turno per la verifica di cui al comma 1, numero 6),l'Ufficio assegna un premio di maggioranza sino al conseguimento di 321 seggi. L'Ufficio procede poi a ripartire proporzionalmente i restanti seggi tra le altre coalizioni di liste o singole liste di cui al comma 1, numero 3), ai sensi del comma 3. L'Ufficio procede quindi all'assegnazione dei seggi ai sensi dei commi 4 e 5.
Con lo stesso schema è possibile procedere anche per il Senato.

Con i più cordiali saluti

Gli indirizzi dei deputati sono disponibili sul sito della Camera.
E' sufficiente fare il copia incolla del testo proposto nel form che si apre cliccando a fianco di ogni deputato.

>>> Qui l'elenco dei membri della I Commissione


Alcuni indirizzi da utilizzare direttamente:

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Al riguardo si veda anche: Italicum: 37 o 40%, che cambia se l’incostituzionalità si cela nel doppio turno e negli sbarramenti?