Avanti... Savoia Chissà come si saranno sentiti, l’11 luglio 2002, i parlamentari protagonisti del rientro dei Savoia in Italia e, al tempo stesso, delle nuove norme sull’immigrazione. Quanto potere nelle mani di così poche persone. Riabilitata la casa reale che nulla fece per fermare il fascismo e che da questi si fece guidare la mano per firmare anche le odiose leggi razziali; riabilitate le leggi razziali stesse con l’approvazione di nuove norme sull’immigrazione, altrettanto odiose ed altrettanto offensive della dignità umana. Norme complicatissime, inapplicabili, di fatto finalizzate a rendere impossibili le vie legali al fenomeno migratorio. Un’esibizione di “attributi” senza precedenti alla quale il centro-sinistra non seppe far altro che omologarsi, complice, anch’esso, per aver contribuito ad alimentare parte della sceneggiata. Inutili oratori al Senato, schiacciati da una maggioranza compatta e decisa sino in fondo a far ripiombare l’Italia in un clima di intolleranza ed autoritarismo; utili scemi alla Camera per votare, insieme al centrodestra (peraltro diviso, quest'ultimo, dal voto di astensione della Lega), l’atto finale di un provvedimento non degno del ruolo di parlamentare rivestito. Sarebbe bastato poco, ai deputati dell’Ulivo, per rovinare parte della festa alla maggioranza di Governo e per ricordare che la Storia, quella con la S maiuscola, non sempre si può riscrivere o scrivere a piacimento. Sarebbe bastato poco, ai deputati dell’Ulivo, per ricordare, in modo particolare anche all’allora inerte Presidente della Repubblica Ciampi, che c’è un limite a tutto e che il presunto ruolo di pacificatore istituzionale non può e non deve divenire l’alibi per assumere continui comportamenti pilateschi e per evitare il giudizio della Storia. Sarebbe bastato poco, ma così non fu.
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di Franco Ragusa
serie UMORISMO
168 pagine 15x23 € 8,00 più sped. su sito web de "il mio libro"
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