Categoria: Segnalazioni
Di Giovanni Favia - La rete non mente, a patto che tu abbia il tempo e la voglia di verificare le fonti e ricercare tutte le informazioni, cosa che non tutti fanno. E’ come quando nei giornali le notizie passano attraverso i titoli e le immagini. Spesso nell’articolo il testo è corretto, ma intanto è passato il messaggio più immediato ed a te tocca rincorrere… è faticoso e frustrante.

Conosco il tema. Sono nel movimento da prima della sua fondazione, ho vissuto il travagliato e conflittuale passaggio di molti Meetup a lista civica, con divisioni, liti, polemiche a non finire che tutt’ora sono una nostra caratteristica. Ancora oggi però fatico ad accettare con serenità la psicologia di alcuni attivisti o pseudo tali del MoVimento, per fortuna un’esigua minoranza.
Aggiungo che sono esperto perché con i “casi sociali” della rete, io ormai ho un abbonamento. Ciclicamente mio malgrado finisco in mezzo a polemiche gonfiate a dismisura. Si rasenta lo stalking.
Un esempio calzante riguarda una nota che sta girando in rete e che mi riguarda. Più che girando in rete, è stata maniacalmente postata dalla punta della Sicilia fino all’ultimo paesino del Trentino da qualcuno che evidentemente ha molto tempo libero. Si fanno una serie di domande al suo interno. Se io le leggessi da profano, sarei portato a pensare che nel MoVimento 5 Stelle Emilia-Romagna vi è un grosso deficit di trasparenza ed altre operazioni occulte. Ovviamente se non sapessi che:

E potrei continuare.

Abbiamo fatto più di ogni altro partito prima di noi. E non è semplice. Il gruppo consiliare in regione non è come in comune. Si gestisce una piccola azienda, con dotazione di uffici, personale, contratti etc etc Si può far meglio? Probabilmente si e un po’ alla volta miglioreremo.  D'altronde siamo gli apripista e come i primogeniti abbiamo sempre il compito più arduo.

Ma questo caso è solo esemplificativo delle situazioni che si creano, in cui si fa la punta agli spilli e non si comunica realmente e che non riguardano solo gli eletti ma anche i rapporti attivista-attivista.

Molti devono ancora fare un salto di qualità se vogliono veramente cambiare questo paese.

Mettessero la stessa energia che mettono nella polemica, nel controllare i conti del loro comune o regione, forse l’Italia andrebbe meglio. Siamo figli di Maria DeFilippi, dell’urlo, dello scontro che fa audience. Mi ci metto anch’io.

 

Da noi il primo pincopallo che scrive una nota su Facebook con un titolo intrigante e che scandalizza tipo “il consigliere regionale Favia va a trans negli uffici della regione” o “Favia ha rubato soldi in regione” ed inizia a spammarla sulla bacheche di mille gruppi locali e di altri eletti, ti vincola ad assecondarlo nella sua dinamica. Se non rispondi allora sei colpevole o hai qualcosa da nascondere. E così via. Oltre a questo ti toglie 3 tacche d’energia in un sol colpo. Magari la lettera è ben scritta, sembra citare delle fonti, vende informazioni inesistenti come vere, omette le informazioni principali, ma soprattutto usa toni ed argomenti che nel 90% si rifanno a valori condivisi ed affini al MoVimento come democrazia e trasparenza, che anche tu puoi condividere e che secondo la stessa sono violati. E quindi giù coi commenti. Ricevi pubblicamente le peggiori infamie, da parte di persone che spesso non sanno nemmeno chi sei, qual è la tua storia, la tua reputazione, le tue rinunce, il tuo carattere e soprattutto in realtà cosa è stato fatto.

Queste gogne mediatiche (anche se mosse da 4 gatti) sono devastanti per l’umore di chiunque. In questi quattro anni ho vissuto momenti indimenticabili ma passato anche periodi con gastrite cronica, soffrendo come poche altre volte nella mia vita. L’uno conta uno, la rete, la partecipazione, bellissime cose ma attenzione alle degenerazioni perché possono essere un’arma a doppio taglio.

Magari leggi sul desktop l’attacco del “fuoco amico” quando hai appena terminato un consiglio “di guerra” da solo contro PDPDLSELIDVFEDLEGAUDC, i quali distruggono con una mano alzata il tuo lavoro di settimane. Ti scoraggi un po’. Si è vero. Dovresti ignorare. Ai mitomani non si risponde, i provocatori cercano solo la tua attenzione e poi, quando ti metti a discutere con un’idiota da fuori si vedono due idioti che discutono. Qual è il problema tra la teoria e la pratica? Spesso queste accuse ed illazioni via web fanno audience, sono bombe che se non disinnescate esplodono nelle menti delle persone più suggestionabili, meno informate. Inoltre sono manna per i nostri detrattori che non aspettano altro che la nostra divisione o un argomento con cui attaccarci.

Se comunque hai la forza di ignorare e non pensarci, come vorrebbe la teoria, arrivano altri attivisti che ti dicono –ma come non rispondi ad un cittadino che ti ha votato! Allora siamo uguali agli altri!- Non si finisce mai ed il dialogo sui forum è infinito. Impieghi ore sottratte ai cittadini. Chi vuole questo è contro il MoVimento e probabilmente non ha ben chiaro come si svolga una giornata in consiglio, se si pensa che un consigliere abbia anche solo un momento per respirare. Un piccolo riepilogo: in 5 giorni, dal lunedì al venerdì ho quattro impegni istituzionali tra commissioni ed ufficio di presidenza a cui devo arrivare ben preparato. I temi svariano dalla politica dell’UE sulla pesca, ai grandi appalti. C’è tutto lo scibile umano. Chiaramente non affronto solo delibere come nei consigli comunali, magari. Qui ci sono anche le leggi e non devi conoscere unicamente quelle della regione, ma anche le normative “quadro” nazionali. Lo studio, con due consiglieri su 50 è ovviamente immenso. Ma puntualmente arriva anche la mail dei cittadini perché nessuno li ascolta. Da chi ha perso il concorso nell’Ausl a suo dire truccato, al pendolare che gli hanno soppresso il treno. Sono una pioggia che si accumula ogni giorno. Ovviamente lo smart phone mi ha condannato. Il lavoro di rispondere, quando non posso delegare, lo faccio tra una commissione e l'altra, mentre cammino per strada, o di notte sdraiato sul letto. Anche il fine settimana si riempie in agenda. Oltre alle innumerevoli mail e alla preparazione delle varie risposte, ci sono gli argomenti che vogliamo portare avanti noi (il nostro famoso programma), per i quali bisogna fare interrogazioni, accessi agli atti, studiare materiale, incontrare persone, scrivere risoluzioni, leggi, pianificare strategie d’aula. Lo staff in tutto questo è un alleato infaticabile e preparatissimo, ma super oberato anche lui di lavoro. Oltre a questo ci sono gli impegni extra ed istituzionali nei quali è opportuna la nostra presenza: l’incontro regionale dei GAS, la serata dedicata al superamento delle disabilità, il convegno sull’agricoltura biologica etc etc. Poi ci sono le varie riunioni interne del MoVimento, meetup, liste civiche, i gruppi tematici di lavoro, le riunioni regionali, le serate  in altre città dove sei invitato a raccontare la tua esperienza, i picchetti. Ma non abbiamo finito. A tutto questo aggiungiamo la "trasparenza", dove non ci metto solo la pubblicazione delle nostre buste paga e del nostro budget, ma ci metto anche quello che facciamo, ovvero relazionare sul nostro operato aggiornando Fb Twitter blog mailing etc etc. Dimenticavo: i rapporti costanti con i media. Radio TV locali quotidiani (moltiplicati per nove rassegne) sono ancora molto seguiti e sono canali informativi da sfruttare. Pensate che basti? Bene. Ormai ho due occhiaie che sembro un panda. In tutto questo metti in secondo piano gli affetti, gli amici, la cultura, lo sport, la tua carriera che si è improvvisamente bloccata. Dimenticavo che nelle poche ore di nullafacenza (grazie Salsi) ho il vizio di dormire… Sia chiaro, non te lo ordina il dottore di candidarti. Questa bicicletta l'ho accettata e pedalo, è il surplus inutile che non capisco...

Chiedo scusa a tutti, mi rendo conto di essere diventato particolarmente suscettibile e prevenuto davanti a certi atteggiamenti. Chi critica è benvenuto, non sia mai il contrario. Il fiato sul collo verso gli eletti è prezioso, deve essere un caposaldo del MoVimento, ma non bisogna dimenticare che gli eletti vanno soprattutto aiutati, sorretti. Chi provoca, chi lancia un guanto di sfida per un po' di protagonismo non deve avere spazio.

Un ultimo appunto per chi pensa di candidarsi per una lista 5 stelle.

Pensateci bene, non c’è nessuna poltrona comoda su cui sedersi, ma solo una panca scomoda e piena di chiodi su cui lavorare. Ma è giusto così. Perchè è solo in questo modo che riusciremo piano piano a cambiare la mentalità di questo paese.

N.B. per altre info o dubbi chiedete, a domanda si risponde. Scrivete qua http://www.facebook.com/pages/Giovanni-Favia/108254119206289

Purchè non mi diciate come l’ultimo “o entro domenica sera o niente…” Ci metto un po’ ma rispondo magari da letto ;-)