Riguardo gli eventi e i materiali segnalati, ritenuti utili per l'approfondimento e la discussione, il sito Riforme Istituzionali potrebbe avere opinioni divergenti.
Un'analisi di Ilvo Diamanti sul "fattore coalizione" apparsa lunedì 28 Febbraio sulle colonne di "Repubblica" e l'esito delle primarie per il candidato del centrosinistra al comune di Torino che hanno fatto registrare un'alta percentuale di votanti (superiore a quella verificatasi in analoghe circostanze, qualche settimana fa, a Napoli e Milano) possono rappresentare due interessanti elementi di discussione, intorno ai temi della modificazione in corso nella qualità dell'agire politico da parte dei partiti e, nello stesso tempo, sulla percezione che settori di militanti e di elettori ricavano proprio da questo cambiamento.
Si sta consolidando, infatti, in particolare sul versante del centrosinistra un mutamento di fondo nel rapporto tra strutture politiche, opinione pubblica, orientamenti di voto.
Mercoledì 2 Marzo ore 17.30 - Centro Congressi Cavour – Via Cavour n° 50
Tavola rotonda con le forze sindacali e sociali per discutere della rappresentanza politica
Introduce: Mauro CASADIO - Rete dei Comunisti
Partecipano :
Bruno BRANDONI – SNATER Segretario Nazionale TLC Giorgio CREMASCHI – FIOM Nunzio D’ERME - Action Paolo DI VETTA - Blocchi Precari Metropolitani Paolo SABATINI – Esecutivo Nazionale USB
Sinistra Innocua al 7%: così chiude il suo articolo, apparso oggi 8 Gennaio, Ida Dominjianni. Ci sarebbe da ragionare sul fatto che la sinistra non parte dal 7%, bensì dal 3,1% delle ultime politiche e che i protagonisti del disastro dell'Arcobaleno sono ancora tutti là, smaniosi di rientrare nel gran circo del "ceto politico". Prescindendo, però, da queste considerazioni dal sapore sicuramente moralistico, rimane intera l'impossibilità di porre sul serio la questione della presenza della sinistra in Italia, sul piano della aggregazione sociale, dell'incisività sul concreto della realtà economica, della presenza istituzionale.
LA RIFORMA DEL PROCESSO DEL LAVORO Un'interpretazione costituzionalmente orientata
La legge 4 novembre 2010, n. 183 (c.d. Collegato Lavoro) incide profondamente sui diritti dei lavoratori, sugli spazi della giurisdizione, sul ruolo del sindacato e della contrattazione collettiva.
Viene fatto riferimento, per dare un tono democratico all'operazione, all'art. 19 dello Statuto dei Lavoratori, dicendo che se ne è fatta applicazione. Falso. Non l'hanno rilevato i giuristi dell'impresa proni al dictat di Marchionne, come Ichino, ma va detto che il citato art. 19 sulle Rappresentanze sindacali Aziendali (RSA) fa esplicito riferimento alle "associazioni sindacali firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nell'unità produttiva", e quindi , nel caso in questione, anche e necessariamnte alla Fiom cgil firmataria di un ccnl, che se pur illegittimamente disdettato, continua ad essere vigente, per sua disposizione normativa, sino allla scadenza del 31.12.2011 e, comunque, sino a quando non verrà rinnovato.
È un fenomeno che si registra ormai dal 2009: l'ANPI aumenta il proprio numero di iscritti, ed in particolare di giovani "partigiani" sotto i trenta anni.