Egregio Signor Franco Ragusa,
non mi chiedo a chi sia di vantaggio il tipo di protesta che Lei ha consigliato per le elezioni politiche del 2008. Non me lo chiedo perché mi sembra abbastanza evidente che non giova a nessuno. Mi chiedo invece, soprattutto in qualità di segretaria di seggio, a chi ha nuociuto questo sistema di protesta.
Giunge un invito da parte dell'Avv. Bozzi, già ricorrente contro l'incostituzionalità del Porcellum al Tar del Lazio e presso il Consiglio di Stato, per recarsi a votare, con ulteriore proposta di iniziativa legale presso la Corte del Consiglio d'Europa.
Da parte di questo sito l'invito rimane ovviamente quello di essere coerenti sino in fondo, recandosi sì ai seggi, ma per rifiutare o restituire le schede, esercitando così il diritto-dovere del voto.
Trovo molto scorretto e controproducente fare un così ben strutturato sito senza mostrare la faccia.
Se Franco Ragusa è il responsabile lo scriva chiaro! Come crede di convincere le persone se lui stesso ha paura di prendere posizione.
Buon giorno,
sono un Presidente di seggio.
Nel mare magno di proposte, inviti, suggerimenti circa le possibili forme di protesta in occasione delle prossime elezioni, non riesco a capire, pur avendo letto il Testo Unico sulla elezione della Camera, pur avendo spulciato il "manuale" di istruzioni per le operazioni del seggio e pur avendo chiesto all'ufficio elettorale della mia circoscrizione, cosa devo fare esattamente di fronte ad un elettore che, dopo essersi presentato al seggio, rifiuti la consegna delle schede.
Caro Signor Ragusa, visto che sono stato chiamato in causa, nella lettera a Lei indirizzata con titolo “Un Presidente di seggio ribadisce…”, esamino i punti che Lei mi contesta: