Confesso che - dopo aver valutato la nota recente pronuncia della Corte Costituzionale, la quale nonostante tutto ha pur dovuto ritenere "legittimato" l'attuale Parlamento - già avevo considerato come fosse una situazione assurda quella secondo cui il controllo di costituzionalità può inevitabilmente avvenire assai dopo che i buoi sono già fuggiti dalla stalla (rectius, dopo che i maiali sono scappati dal "porcellum"). Per una legge fondamentale, tanto fondamentale e gravida di effetti, dovrebbe essere consentito un controllo preventivo, e qui i Costituenti hanno lasciato forse una grave lacuna.
nell'articolo in questione lei esprime la giustificata opinione che il Presidente della Repubblica stia assumendo di fatto poteri più ampi che nel passato; lei si riferisce in particolare ai poteri nomina di un nuovo Presidente del Consiglio. Io credo che questi ampi poteri fossero già impliciti all'atto della promulgazione della nostra Costituzione, avvenuta in un momento di duro conflitto internazionale e nazionale e con un Parlamento a rappresentanza rigorosamente proporzionale.
È giunta più di una richiesta che chiede: come mai non è stato proposto, come nel 2001 e nel 2008, il rifiuto o la restituzione della scheda con annessa motivazione (reclamo o protesta) da far verbalizzare, così come consentito dall’art. 87 del TU delle leggi elettorali?
Molto semplicemente, perché ora c’è un ricorso contro il Porcellum che, proprio grazie alle verbalizzazioni del 2008, sta andando avanti: udienza per la trattazione nel merito già fissata per il 4 aprile.
Ma perché oltre ai commenti critici sui programmi di Rivoluzione Civile e del Movimento 5 Stelle, non c'è nulla di critico nei confronti dei programmi degli altri partiti?
Caro Direttore, considerando i grandi paesi europei (Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia e Spagna) l'unico paese con una rappresentanza rigorosamente proporzionale risulta la Germania, a parte il correttivo di una soglia del 5% per essere rappresentati al Bundestag. Nonostante ciò vi si è consolidata una notevole stabilità di governo, che è l'obiettivo che perseguono tutti quelli che propugnano una qualsiasi forma di rappresentanza maggioritaria.