L'incredibile caso del "Dottor Amato e Mister Hide"
Come più volte lamentato nei diversi approfondimenti presenti sul sito Riforme Istituzionali, nel sistema delle garanzie costituzionali vi sono pericolose zone d'ombra in grado di rendere vana l'enunciazione dei diritti fondamentali per i quali potrebbero non esservi tutele reali.
Ultimo aggiornamento: 14/03/2008
Con la sentenza N. 15 del 2008 di ammissibilità del referendum abrogativo in materia di legge elettorale, la Corte Costituzionale, pur premettendo di non poter esprimere in quella sede giudizio di legittimità costituzione in riferimento alla legge di risulta e alla legge elettorale vigente, ha segnalato al Legislatore "gli aspetti problematici di una legislazione che non subordina l'attribuzione del premio di maggioranza al raggiungimento di una soglia minima di voti e/o di seggi".
Di fronte ad un simile allarme, logica e correttezza costituzionale avrebbero dovuto imporre l'immediato approfondimento delle questioni sollevate. Percorso che avrebbe dovuto necessariamente concludersi con un pronunciamento di legittimità costituzionale da parte della Consulta.
Ad oggi, invece, di tutto ciò non è avvenuto nulla.
Ultimo aggiornamento: 14/03/2008
Proposta di lettere da inviare alle Istituzioni per segnalare le iniziative che come singolo elettore verrano intraprese in caso di:
- presenza sulle schede elettorali di simboli elettorali in palese contrasto con l'impianto costituzionale;
- assenza di un pronunciamento della Corte Costituzionale circa la legittimità costituzionale della legge elettorale prima della scadenza elettorale.
Lettera per richiesta di garanzie, infine, al Ministro dell'Interno Amato.
Tra i 147 simboli elettorali già ammessi dal MInistero dell'Interno vi sono anche quelli della PDL e del PD che testualmente riportano: "Berlusconi Presidente"; "Veltroni Presidente". E' quindi possibile già da ora dare una prima indicazione di comportamento riguardo ai motivi per cui l'elettore potrebbe rifiutare di votare, riconsegnando le sole schede per il rinnovo del Parlamento al Presidente di sezione e chiedendo la verbalizzazione delle ragioni della restituzione.
Ultimo aggiornamento (altri articoli indicati): 23 marzo 2008, ore 00.10 Da più parti arriva la richiesta di un riscontro di legge puntuale circa la possibilità di non ritirare o restituire le schede elettorali, con conseguente verbalizzazione dei motivi del rifiuto o della restituzione. Il dubbio è che, in assenza di una previsione normativa chiara, i Presidenti di seggio potrebbero facilmente mettere in difficoltà chi volesse portare avanti questo tipo d'iniziativa.
Iniziativa di "Riforme Istituzionali" contro la truffa del premio di maggioranza indefinito In seguito alle perplessità manifestate da molti circa la fattibilità dell'iniziativa, in primo luogo è sembrato più corretto correggere il titolo: non più "Rifiuto delle schede", ma "Rifiuto o restituzione con verbalizzazione delle schede".
In secondo luogo: non si tratta di un'iniziativa dell'ultima ora. Analoga iniziativa è stata portata avanti nel 2001, con seguito di esposto alla Camera dei Deputati e risposta motivata da parte della Giunta delle elezioni. Tutta la vicenda alla pagina www.riforme.info/l-elettorale/civetta
Giudizio di ammissibilità della richiesta di Referendum popolare abrogativo: «Elezione della Camera dei Deputati – Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste» (referendum Guzzetta)